Duranitaly: Innanzitutto grazie per aver accettato questa intervista. Iniziamo parlando di te: sappiamo che hai scritto le biografie di gruppi quali i Depeche Mode ed i Radiohead, e che hai lavorato per importanti magazine musicali inglesi. Vorresti raccontarci un po' meglio il tuo passato professionale?

Steve: Ho iniziato alla fine degli anni Ottanta lavorando per alcune riviste, principalmente a Time Out, poi sono passato ad un mensile musicale che si chiamava VOX e che oggi non esiste più; lì ho lavorato per cinque anni. In seguito sono passato a Q per cinque anni e poi sono diventato “freelance” per lavorare con diverse bands, oltre a scrivere su di loro. Ho scritto libri su Paul Weller, Gary Numan, Depeche Mode, Radiohead e Skunk Anansie.

Duranitaly: Come hai avuto l'idea di una biografia sui Duran Duran? Sei un ammiratore della band o si è trattato di una scelta puramente “professionale”?


Steve:
In realtà volevo scrivere un libro sui Duran già qualche anno fa, quando ho saputo che si erano riuniti. Però, non c'è stato un immediato interesse tra le case editrici, così mi sono dedicato ad altre cose. Una di queste era lavorare in un'etichetta indipendente, e sono finito a fare l'ufficio stampa per Nick Rhodes. Praticamente, un mio vecchio amico giornalista era molto amico di Stephen Duffy, e quindi mi ha raccontato tutto circa il progetto The Devils. Io ero davvero eccitato quando ho saputo, sono uscito con Stephen e Nick un po' di volte ed lavorato affinchè l'album venisse pubblicato .
Quindi, penso che la risposta a tutto ciò sia che in definitiva io sono un fan. Quando ho lasciato quell'etichetta indipendente e sono tornato ad occuparmi di scrivere, il libro sui Duran è stata la prima cosa su cui ho lavorato.

Duranitaly: In effetti i fans hanno atteso una buona biografia sui Duran Duran per molti anni. Sul gruppo è stato pubblicato moltissimo materiale, ma spesso si trattava di libri pieni di fotografie e piuttosto poveri nei contenuti. Come mai? E' un problema legato all'editoria?

Steve: Si, credo che le case editrici non siano molto attente a cosa succede nell'ambiente musicale, per cui il problema coi Duran Duran è che la conoscenza che gli editori hanno di loro si interrompe al 1984. Aggiungi a questo la loro reputazione di band per ragazzine piuttosto che di artisti credibili, ed ecco improvvisamente che hai davanti un'enorme barriera da scavalcare. Credo sia sbagliato ed un po' di parte, ma va così.

Duranitaly: Vorresti raccontarci come è organizzato il tuo libro? Hai seguito una linea cronologica? Cosa puoi anticiparci?

Steve: Si, è cronologico. Non sono molto pretenzioso quando scrivo!

Duranitaly: Come hai scelto il titolo “Duran Duran: Notorious”?

Steve: No, il mio editore l'ha proposto in uno dei primi incontri. Penso sia bello. Mi piace molto la copertina. Ero molto più preoccupato riguardo l'aspetto generale del libro, per cui per esempio ho scelto personalmente tutte le foto.

Duranitaly: Ci sono periodi o momenti della storia della band che hai trovato più interessanti, divertenti o difficili da ricostruire?


Steve: Questa è una domanda davvero difficile. Ho cercato di mantenere il ritmo e l'interesse ad alti livelli dall'inizio alla fine, e questa cosa è stata facilitata dal fatto che alcuni tra gli album meno noti, come Medazzaland, sono tra i miei preferiti. La cosa peculiare dei Duran – e uno dei motivi per cui ho scritto il libro – è che la loro storia è così bella che nulla può risultare noioso.

Duranitaly: Sappiamo che per scrivere “Duran Duran: Notorious” hai intervistato oltre 50 persone vicine alla band (amici, colleghi, former members (Chi di loro?). Vuoi citarne qualcuno ed eventualmente raccontarci qualcosa di quegli incontri?

Steve: Ho incontrato il loro vecchio manager Paul Berrow e ho parlato con suo fratello Michael, l'ex ragazza di Nick Madeleine Farley, altri artisti degli 80s (Numan, Kajagoogoo, OMD etc) ed attuali come i The Killers (non hanno detto molto di interessante, ad essere onesti), il produttore Colin Thurston, Stephen Duffy, Warren Cuccurullo che è stato grande, membri del gruppo agli esordi come Andy Wickett e David Twist (beh, lui era in alcune bands con John Taylor), il loro live agent Rob, Bob Lamb che aveva uno studio di registrazione a Birmingham, Amanda che in passato si è occupata dei loro vestiti e del trucco, la designer Patti Bell, Dave Ambrose, Marcello Anciano che ha lavorato per i loro videos... è una lunga lista e sono rimasto impressionato dal fatto che tutte queste persone fossero estremamente felici di raccontarmi storie eccitanti!. Inoltre, altri giornalisti avevano ore di registrazioni e trascrizioni di interviste realizzate coi Duran Duran, tra le quali del materiale mai pubblicato, quindi questo è stato un grande aiuto. In più, poiché scrivo per Q, ho avuto accesso a tutti i numeri di Smash Hits e Sounds (sono della stessa società). Ho inoltre utilizzato come fonti altri circa 400 articoli sulla band, siti web, documentari televisivi, ed ho passato ore ed ore ad ascoltare i loro albums e infine ho messo tutte queste cose nel libro!

Duranitaly: Nello scrivere una biografia sulla band ti sarai fatto un'idea molto precisa dei cinque membri: chi di loro ti ha affascinato maggiormente e come mai?


Steve: Chi sono i più interessanti? Immagino siano i due estremi - Andy Taylor and Nick Rhodes. Amo il fatto che sono così diversi eppure, in qualche modo, sono nella stessa band. E' stato bellissimo poter scrivere su due così forti e ben definite personalità e sulle dinamiche tra di loro – intendo dire, basta solo guardare Andy e Nick e domandarsi: come è potuto succedere?

Duranitaly: Il libro, per adesso, è pubblicato solo in inglese. C'è la possibilità di vederlo tradotto e pubblicato in altre lingue?

Steve: Lo spero – il mio libro sui Depeche Mode è uscito anche in lingua polacca, il che è stato davvero un colpo! Pensa, la gente in Polonia legge davvero il mio libro!

Duranitaly: A cosa stai lavorando adesso?

Steve: Lavoro ancora per Q Magazine – loro fanno delle riviste monografiche ad ogni uscita ed io ho lavorato all'inizio di quest'anno a quella sui Depeche Mode e il pop elettronico – ho appena fatto qualcos'altro per loro riguardo la musica coi sintetizzatori. Sto lavorando con alcuni tra i miei artisti preferiti come Peter Murphy (Bauhaus) e Gary Numan – ed anche con alcune nuove bands come i Rubicks ( www.rubicks.net ). Praticamente mi occupo di tutto un po'…

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